ARRIVA L'INVERNO:

ECCO ALCUNI CONSIGLI PER IL BENESSERE DEI NOSTRI AMICI A 4 ZAMPE

a) non costringerli a restare fermi sotto le intemperie o a dormire con temperature inaccettabili

non diamo per scontato che “cane senza sottopelo” o “cane a pelo corto” siano sinonimi di “cane che d’inverno deve restare tappato in casa e uscire solo per la pisciatina più rapida del West”.I cani – tutti – sono abbastanza ben attrezzati per affrontare il freddo, la pioggia, la neve (che piace da impazzire a quasi tutti i cani, a differenza della pioggia).

Se il cane ha modo di correre, giocare, muoversi, allora può uscire a qualsiasi temperatura (o quasi: ma vabbe’, stiamo in Italia e non in Siberia.
L’importante è non esagerare con i tempi e non tenerlo troppo fuori al freddo.

b)i cani non potrebbero mai “ammalarsi perché hanno preso freddo dopo aver sudato perchè i cani non sudano.

Le cosiddette “malattie da raffreddamento” non sono e non sono mai state tali: il freddo, semplicemente, abbassa le difese immunitarie, quindi rende l’organismo più facilmente attaccabile da virus e batteri.
A questo proposito: i cani non possono “prendere il raffreddore“, perché il Rhinovirus, che lo causa nell’uomo, non colpisce il cane. I cani possono prendersi una rinite, che non è esattamente la stessa cosa anche se i sintomi (starnuti, infiammazione della mucosa nasale, congiuntivite) sono simili.

c) lasciare a lungo il cane in macchina con temperature sotto lo zero è pericoloso

così come esiste l'”effetto serra” d’estate, esiste anche l'”effetto frigo” d’inverno.

d) Il cane, d’inverno, si sporca molto più facilmente e può essere lavato ogni volta che è necessario,ovviamente asciugandolo bene e a fondo (non mi stancherò mai di ripetere che il cane, specie se dotato di folto sottopelo, spesso sembra asciutto quando in realtà non lo è affatto). Molte persone pensano che il cane d’inverno non vada mai lavato, proprio perchè “potrebbe prendere freddo”: abbiamo visto che questo non è assolutamente un problema.

d) alcuni dei rischi che i cani corrono in inverno non sono legati al freddo, ma alla superficialità dei proprietari.

sono frequentissimi

- gli avvelenamenti causati dal liquido antigelo 

incidenti con cuscinetti termici, stufette, termofori, borse elettricheeccetera

medicinali antinfluenzali: ecco, teniamoli a portata di mano nostra, ma non dei nostri animali: Ketoprofene, naprossene, aspirina, paracetamolo, nimesulide e altri farmaci di uso molto comune sono tossici per il cane in dosi elevate (ma non solo).

e) la migliore arma contro il freddo è la corretta alimentazione: d’inverno il cane deve mangiare più proteico e normalmente si deve aumentare un po’ la razione. Però d’inverno il cane, mediamente, si muove meno: quindi eccedere con i grassi non è consigliabile, perché potrebbe portare a un indesiderato aumento di peso.

Ricordiamo anche che il cane non deve mangiare cibo appena tolto dal frigo; che se vive fuori è comunque bene che mangi al coperto, specie se utilizziamo alimenti umidi, perchè il freddo intenso potrebbe causare il congelamento dei liquidi; che le ciotole d’acciaio, sempre se tenute all’aperto, possono essere causa di un inconveniente sgradevolissimo, perchè – se gelano – la lingua del cane può rimanerci attaccata. D’inverno, quindi, meglio quelle di plastica (ma meglio ancora tenere la ciotola dell’acqua al riparo e somministrare i pasti dentro casa).


f) per quanto riguarda copertine, cappottini eccetera, solitamente ci si preoccupa di coprire la schiena del cane: ma le parti più sensibili al freddo sono il torace e la pancia. In generale, meglio un maglioncino piuttosto che la classica “mantellina”, che invece va bene in caso di pioggia.

Qui concludo dicendo che quando il cane ha davvero freddo non reagisce cercando di muoversi per scaldarsi, come faremmo noi umani, ma si blocca: diventa apatico, letargico, comincia a rabbrividire e il suo pelo diventa gonfio e dritto (è il suo effetto “pelle d’oca”). Se notate sintomi di questo genere, che sono quelli tipici dell’ipotermia, portatelo immediatamente al caldo (e toccategli le orecchie: se sono proprio gelate, forse è il caso di fare anche un salto dal veterinario).